CHE IL VIAGGIO NON ABBIA MAI FINE

Benvenuti in questo blog... come vedrete si parla di crecita personale .. di pnl e della mia avventura iniziata circa due anni fa..
Tutto inizio il giorno che il giorno che la mia vita si incrociò con un libro di magia... bastò leggere le prime pagine perchè la mia vita iniziasse a cambiare.
Questo blog vuole testimoniare il mio percorso ... il cammino compiuto ... e anche quello da compiere .
Se vorrai camminare insieme a me ... ne sarò felice ed onorato... dei buoni compagni di viaggio rendono il cammino meno faticoso e più divertente... se sei capitato qua per caso .. navigando nell'infinito spazio di internet e vuoi lasciare una testimonianza del tuo passaggio scrivendo un commento agli articoli che leggerai.. sarà utile a me e a tutti quelli che passeranno dopo di te .. e sarai anche tu strumento di crescita e cambiamento per tutti.
Se permettiamo alla nostra parte migliore di risplendere... permetteremo anche a chi ci circonda di far risplendere la loro parte migliore... e migliore sarà la nostra vita.

CHE IL VIAGGIO NON ABBIA MAI FINE ... E LO ZAINO SEMPRE PIENO DI EMOZIONI

Ubaldo " UBY " Saltarelli
NLP Master Practitioner

lunedì 16 febbraio 2009

DAL SOGNO ALLA REALTA'

4^ Parte : LE CONVINZIONI


“ Se credi di farcela o di non farcela…
Hai comunque ragione ”
H. Ford.

Le convinzioni sono sensazioni di assoluta certezza su qualcosa, su qualcuno, su noi stessi.
Torniamo con la mente al passato, a qualcosa che proprio non siamo riusciti a fare, qual’ è stata la nostra convinzione di partenza?
Prima di iniziare il mio percorso con la PNL , avevo delle convinzioni riguardo ad alcuni argomenti e la convinzione che condizionava, anzi gestiva, la mia vita era : “ Non riuscirò mai a cambiare lavoro e a fare qualcosa che mi piace”. Avendo questa fortissima convinzione, non facevo assolutamente nulla per cambiare e ammuffivo tra le pareti di un ufficio polveroso, con le sbarre alle finestre.
Da dove nasceva questa convinzione? Sicuramente da esperienze passate; mi ero sentito rispondere no molte volte, essendo il mio ambiente di lavoro molto legato al clima politico della città. Alla prima convinzione, se ne aggiunse un'altra : “ Non mi permetteranno mai di cambiare lavoro”, in quanto era chiaro che in certi ambienti i diritti spesso vengono scambiati per favori da elargire a chi è legato al proprio carro. A queste due prime convinzioni, se ne aggiunse una terza: “ Mi va Tutto male”, anche, se in realtà, non è che andasse proprio tutto male.
Tranne il lavoro, che non mi piaceva, avevo una vita abbastanza normale, con qualche problema certo, alti e bassi, come lo è ancora adesso, ma questo “mi va tutto male” mi spingeva a non fare niente. Per paura che andasse male, non frequentavo più la palestra, passavo il tempo a poltrire, ero aumentato di peso a dismisura e la mia salute fisica e psichica cominciava a risentirne in modo piuttosto evidente.
Cosa emerge da questa breve storia?
Le convinzioni sono generalizzazioni riguardo a ciò che noi, in particolari momenti della nostra vita, riteniamo vero, ma che non sempre lo è.
Le convinzioni provengono dalle nostre esperienze, dai nostri pensieri o dalle esperienze, e dai pensieri, di altri: famiglia, scuola, programmi televisivi, e quant’altro riesca a entrare nella nostra mente nei modi più disparati .
Le generalizzazioni, in quanto tali, sono positive, poiché ci permettono di creare degli insiemi di oggetti che funzionano allo stesso modo e ci evitano, ogni volta, il lavoro della loro riscoperta: le automobili si guidano allo stesso modo, la lampadina si accende schiacciando l’interruttore, la porta si apre girando la maniglia .
Se le generalizzazioni diventano convinzioni depotenzianti, condizionano pesantemente la nostra vita.
Quali sono le caratteristiche delle convinzioni depotenzianti?
La convinzione depotenziante è Personale: “IO SONO SBAGLIATO”, non il mio comportamento, ma Io sono sbagliato.
Quell’ “io sono sbagliato” genera addirittura un’ identità; ci identifichiamo in un comportamento sbagliato e se cambiare un comportamento a volte è difficile, cambiare l’identità lo è molto di più.

La seconda caratteristica della convinzione depotenziante è la Permanenza: “Non ci riuscirò MAI”. A volte lo diciamo senza neanche averci provato, convinti che, tanto, non ci riusciremo mai. Cosa sarebbe successo se avessimo almeno provato a fare quella determinata cosa? Ci saremmo riusciti subito? Forse no. Di solito il fare qualcosa richiede impegno, probabilmente dopo alcune prove andate male, qualcosa avrebbe iniziato a girare nel verso giusto, e continuando con il nostro impegno avremmo finito per farla bene.
Facciamo l’esempio di due persone, di una certa età, che vengono messe davanti a un computer, stessa età, stessa preparazione, stesso lavoro. La prima di queste persone guarda il computer con diffidenza e dice: “io non riuscirò mai a imparare a usarlo” e continua a usare carta e penna per il suo lavoro. Il secondo guarda il computer, con altrettanta diffidenza, ma accetta la sfida, lo accende e comincia a studiarselo; all’inizio troverà molte difficoltà e farà molti errori, sarà tentato di riprendere carta e penna, ma insiste e impara dagli errori. In breve tempo, la seconda persona riuscirà a lavorare con il computer, mentre la prima rimarrà nella convinzione che non riuscirà mai a impararne l’uso e continuerà a usare carta e penna, eppure le qualità delle due persone erano molto simili .
La terza caratteristica è la Pervasività, ovvero, Va tutto male!
Ci capita che ci venga chiesto come va la nostra vita, e magari in quel dato momento abbiamo un determinato problema che non riusciamo a risolvere e presi da quel problema rispondiamo : “Va male”.
In effetti, va male solo quella determinata situazione, ma pervade tutta la nostra vita e ci dà la percezione che tutto vada male.
Ricorda la frase di Henry Ford: Se credi di farcela o di non farcela…Hai comunque ragione.
Questo a significare che non esistono convinzioni giuste o sbagliate; dal momento che le abbiamo sono assolutamente giuste e fondate per noi, ma esistono convinzioni potenzianti o depotenzianti, utili o non utili, allo scopo che ci prefiggiamo.
Nel momento in cui le convinzioni non utili e depotenzianti prendono il sopravvento, danno luogo a quella che viene chiamata incapacità acquisita, ovvero ci auto convinciamo di non avere nessuna capacità a perseguire lo scopo e a quella che viene chiamata profezia auto realizzante del tipo: “ lo sapevo che non ci sarei mai riuscito.”
Da quando ho incontrato la PNL molte cose sono cambiate nella mia vita e tornando al discorso della mia esperienza lavorativa, pur rimanendo nella stessa azienda, ho cambiato tipo di lavoro, ho avuto una promozione e attualmente sono responsabile del mio ufficio.
E’ cambiato qualcosa? Si … Le mie convinzioni.
La mia convinzione “Non riuscirò mai a cambiare lavoro e a fare qualcosa che mi piace” è diventata : “Se cerco veramente un lavoro migliore, potrò fare qualcosa che mi piace. Dipende da me”.
Quindi mi sono preso la responsabilità di cambiare, assumendomi anche la possibilità di poter cambiare e annullando di fatto anche il “non mi permetteranno mai …”. Ho cambiato il “ Mi va tutto male” in: “ Per adesso, l’ambiente di lavoro non mi soddisfa ma rimane solo una parentesi nella giornata; ho tante altre cose che vanno per il verso giusto”
Ha funzionato cambiare le convinzioni? … Direi di si.
Quindi le convinzioni si possono cambiare. In che modo?
Anthony Robbins dice che le convinzioni sono come tavoli a cui noi abbiamo aggiunto tante gambe.
Queste gambe sono il frutto della nostra esperienza, dell’esperienza e delle convinzioni di altri, e frutto della nostra fantasia e di come interpretiamo quello che ci accade.
Quindi, se la nostra convinzione è quella che non saremo mai capaci di fare qualcosa, le gambe che abbiamo messo per sorreggere il tavolo saranno: l’esperienza, perché una volta non siamo riusciti a fare quella determinata cosa; le convinzioni di altri, la mamma o l’insegnante che diceva che noi non eravamo portati per quella cosa; fino a trovare tanti altri riscontri che sono diventati le gambe sotto il tavolo della nostra incapacità. Ricordiamo il vecchio detto “ chi cerca trova”. E’ proprio così che funziona la nostra mente; va a cercare tutto ciò che conferma la nostra convinzione, giusta o sbagliata che sia .
Come si cambiano le convinzioni:
· Individuiamo la convinzione che vogliamo cambiare.
· Associamo dolore a quella convinzione. Noi ci muoviamo inconsciamente verso il piacere e ci dirigiamo verso il piacere. Dolore e piacere sono le leve che muovono la nostra vita. Domandiamoci, quindi, quanto dolore ci provocherà mantenere quella convinzione; quanto ci costerà in termini di vita, di affettività, in termini economici, di salute, di tempo. Più dolore riusciamo ad associare a quella convinzione, prima riusciremo a cambiarla.
· Metti in dubbio quella convinzione. E’ stato sempre cosi? Quale esperienza mi dice il contrario? Da dove viene questa convinzione? E’ mia? O mi viene da qualcuno? O da qualcosa? Ricorda che la convinzione è una sensazione di assoluta certezza su qualcosa o su qualcuno; se poni dubbi, intacchi le fondamenta della convinzione stessa. Taglia le gambe al tavolo della convinzione non utile.
· Crea una nuova convinzione utile. Una convinzione non può essere semplicemente annullata, deve essere sostituita da una nuova convinzione.
· Associa piacere. Cosa ti darà questa nuova convinzione? Cosa ti farà ottenere? Che persona diventerai? Cosa darà alle persone che ti circondano? Come ti sentirai quando avrai raggiunto il tuo obiettivo? Più crei piacere nell’avere questa nuova convinzione, più la tua mente inconscia sarà disposta al cambiamento.
· Crea conferme. Torna indietro con la memoria, a tutte le volte che hai raggiunto quello che ti sei prefisso, che sei stato forte, che hai parlato bene in pubblico, che sei riuscito a calare di peso, ecc. Crea conferme positive alla nuova convinzione. Aggiungi gambe a quel tavolo.

Cambiamo insieme le convinzioni non utili.
Scrivi su un foglio almeno cinque convinzioni non utili che potrebbero ostacolarti nel raggiungimento del tuo obiettivo.
A ognuna associa dolore, per esempio: “non riuscirò mai a lavorare con il computer”! “Cosa succederebbe se non riuscissi a lavorare con il computer”? Sprecherei tanto tempo a scrivere a mano. “Il mio lavoro non migliorerà, perché ormai il computer è un mezzo essenziale”. “Non farò carriera e guadagnerò di meno”. E cosi via. Poniti delle domande-dubbi: “mi sono impegnato abbastanza”? “Da dove mi viene questa convinzione”? “Chi dice che non posso imparare”?

Su un altro foglio scrivi le nuove convinzioni, per esempio: “se voglio e mi impegno posso imparare ad utilizzare perfettamente il computer”.
Associa piacere: “imparando a usare il computer impiegherò meno tempo a fare tante cose e potrò trascorrere il tempo che mi rimane con la mia famiglia o con la fidanzata o facendo sport”. “Potrò aggiornarmi e fare carriera, guadagnare di più e avere una vita migliore”.
Rafforza le tue certezze: “non è la prima volta che imparo a utilizzare uno strumento elettronico”; “so usare il telefono cellulare che in effetti è un computer”; “so usare un decoder”; “conosco perfettamente il cruscotto della mia macchina che è un computer”.
Ora che hai trasformato le tue convinzioni non utili in convinzioni utili ……. Appallottola il foglio dove hai scritto le vecchie convinzioni e buttalo via e, insieme al foglio, butta via le vecchie convinzioni.
Sul foglio dove hai scritto le nuove convinzioni, aggiungi cinque convinzioni utili che hai e che ti faciliteranno il percorso verso il raggiungimento dell’obiettivo.
A ognuna associa piacere: cosa ti darà quella convinzione? In che modo ti faciliterà il percorso? Che persona sarai? Come ti senti con quella convinzione utile?
A ognuna associa certezza: “L’ho già fatto molte volte”! “E’ una convinzione che mi viene dall’esperienza vissuta”! “Altre volte mi sono già impegnato a fare qualcosa e ho raggiunto i miei obiettivi”!
Finito questo lavoro rileggi lentamente il foglio con le nuove convinzioni utili, alle quali avrai aggiunto le convinzioni utili che già avevi e che hai rafforzato e…. mettilo in un luogo dove potrai vederlo spesso e ricordarti delle infinite potenzialità che hai .

2 commenti:

patti ha detto...

....tanto lavoro mi aspetta...ma quante gambe ha il mio tavolo ?...oh sostituirò le gambe...già un pò traballanti...con gambe nuove buone e forti...grazie hai tuoi suggerimenti !
naturalmente Uby...sarà un onore averti a Capotavola !
sai..l'acqua bolle...
...a presto caro amico...
ti porto nel cuore
Patti

Anonimo ha detto...

Uby...questi tuoi consigli non potevo arrivarmi in un momento migliore e più bisognoso di questo :-) ne farò tesoro come sempre.Grazie!!Roby