CHE IL VIAGGIO NON ABBIA MAI FINE

Benvenuti in questo blog... come vedrete si parla di crecita personale .. di pnl e della mia avventura iniziata circa due anni fa..
Tutto inizio il giorno che il giorno che la mia vita si incrociò con un libro di magia... bastò leggere le prime pagine perchè la mia vita iniziasse a cambiare.
Questo blog vuole testimoniare il mio percorso ... il cammino compiuto ... e anche quello da compiere .
Se vorrai camminare insieme a me ... ne sarò felice ed onorato... dei buoni compagni di viaggio rendono il cammino meno faticoso e più divertente... se sei capitato qua per caso .. navigando nell'infinito spazio di internet e vuoi lasciare una testimonianza del tuo passaggio scrivendo un commento agli articoli che leggerai.. sarà utile a me e a tutti quelli che passeranno dopo di te .. e sarai anche tu strumento di crescita e cambiamento per tutti.
Se permettiamo alla nostra parte migliore di risplendere... permetteremo anche a chi ci circonda di far risplendere la loro parte migliore... e migliore sarà la nostra vita.

CHE IL VIAGGIO NON ABBIA MAI FINE ... E LO ZAINO SEMPRE PIENO DI EMOZIONI

Ubaldo " UBY " Saltarelli
NLP Master Practitioner

giovedì 17 aprile 2008

UNA LETTERA DAL VIAGGIO DI UBY

“Ho sempre pensato che la mente potesse
avere una parte importante nel mio percorso”


Due cose di me
15/1/2007


Dunque si inizia sempre dal principio: devo dire che la mia battaglia contro la ciccia è iniziata nella primissima infanzia.
Figlio del quasi immediato dopoguerra, di genitori che in quel triste periodo hanno patito di tutto, fame compresa, sono stato ingozzato. Badate cari amici, non è una critica o scaricare la colpa in quanto, con la capacità di intendere, ho fatto molto per dimagrire, ma pochissimo per restare magro .
Diete fatte senza mente non servono a molto, se non a passare un periodo di sofferenza per poi riprendere il peso perduto, con qualche chilo di interesse .
Nonostante i miei chili in più, sono sempre riuscito a fare dello sport, anche se negli ultimi anni ho rallentato molto ma senza mai smettere del tutto .
Comunque sia andata, mi sono ritrovato vicinissimo ai 100 kg, che per la mia corporatura sono decisamente troppi.
Le ultime esperienze affrontate mi hanno portato a perdere intorno ai 5 chili, ma là mi sono fermato, cadendo nel vortice del dopocena (tema comune a molti mi sembra di capire).
Qualche giorno fa, in un supermercato, perso tra tanti manualetti, ho trovato un libro.
L'ho preso in mano senza molta convinzione, credendo che fosse un libro di ricette: era collocato tra manualetti di giardinaggio e lavori femminili vari e non tra i saggi come meriterebbe.
Ho sempre pensato che la mente potesse avere una parte importante nel mio percorso e sfogliando il libro, ho trovato delle conferme, quindi sono andato alla cassa con il libro in mano e me lo sono portato via.
Cerco di fare gli esercizi che il libro consiglia; fortunatamente non ho molti problemi nelle visualizzazioni, la fantasia non è mai stato uno dei miei problemi, pratico un’arte marziale e in questo tipo di attività la fantasia gioca un grande ruolo; comincio a vedere i primi risultati.
Domenica mattina (ieri) sono tornato a correre dopo tanto tempo che non lo facevo e l'ho fatto tornando in un luogo a me caro, un bosco vicino casa .
Mi è sempre piaciuto correre lì, tranquillo, poca gente: sapete, uno di quei luoghi che si sentono propri.
Ci sono tornato nella convinzione che se si possono perdere le cattive abitudini, si possono riprendere quelle buone. Quando ho iniziato a correre, la cosa che ho visualizzato erano le antiche sinapsi che si riaprivano, come un vecchio sentiero ormai in disuso, ma che conserva ancora le tracce del passaggio e basta passarci una volta o due per ridargli l'antica agibilità.
Non posso dire di non aver faticato, tutt’altro, ma il percorso è stato compiuto.
Domenica è stata una giornata di vittorie: ho seguito l'alimentazione che mi sono dato di seguire e a sera, quando mi toccava una fetta di dolce (i magri naturalmente mangiano tutto), ne è rimasta metà nel piatto.
A seguire sarebbe di solito arrivato un bel brandy o un altro alcolico e…. “immaginate di fermarvi un attimo prima” dice Debora, e io mi sono fermato un attimo prima, naturalmente, senza sofferenze, sapendo cosa è meglio per me.
Se dovessi definirmi ora con una metafora, direi che sono un uomo in cammino, sono un uomo che sta cambiando.
Un abbraccio a tutti.
Ubaldo

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